Maker
mercoledì 30 aprile 2014
martedì 1 aprile 2014
Collaborazioni
Recentemente ho scoperto che qualcuno legge questo blog. Non era previsto, e non ne avevo idea... pensavo fosse solamente un logbook.
Anyway, ho condiviso la mia poca esperienza di stampa con un ragazzo che mi ha scritto, ed è riuscito ad ottimizzare la stampa. Molto gentilmente, mi ha scritto un articolo su come ha fatto, che annoto qui, con i miei ringraziamenti.
Anyway, ho condiviso la mia poca esperienza di stampa con un ragazzo che mi ha scritto, ed è riuscito ad ottimizzare la stampa. Molto gentilmente, mi ha scritto un articolo su come ha fatto, che annoto qui, con i miei ringraziamenti.
Buon stampaggio!Personalmente proverò a variare i vari settaggi. Poi vi farò sapere.Durante la stampa il PLA si ritira , ma la colla lo tiene. C'è un vero e proprio braccio di ferro. Appena il PLA si raffredda, il primo match è concluso per poi riprendere al successivo strato, dove il PLA caldo in arrivo "riconosce il materiale" (PLA su PLA) che è piatto e preciso. E così via.Ok, ma che è successo? Ve lo dico io, ovviamente secondo le mie modeste osservazioni.Per i nerd (come me) potreste sentire nella stanza una voce femminile stile Command & Conquer che dice "Warping defeated, You are Victorious".Alla fine Enjoy!Prendere la spatola e staccare il pezzo dal vetro, avendo cura di usare la forza disumana in maniera controllata, l'aderenza è elevatissima.Terminata la stampa sollevare l'estrusore e staccare il piano di vetro.Preciso che in passato notavo che se entro i primi 6 mm non accadeva nulla, dopo veniva sempre bene.Durante i primi 6 mm di stampa vi accorgerete della scomparsa del warping. Dopo ovviamente il tutto andrà sempre perfetto.Volendo si può ripetere il procedimento per fare un altro strato. Non metto scocth.Asciugare la colla col phon fino a che la colla non diventi quasi trasparente (è importantissimo).Portare in alto l'estrusore così da poter mettere la Vinavil (Muciaccia docet). Io faccio così: metto la quantità di circa un cucchiaio pieno sul piano di stampa, lo spalmo con una tesserina tipo quella dell'esselunga avendo cura (non è così facile) di stenderlo uniformemente.Accendere la stampante e muovere l'estrusore per controllare ad occhio se la punta ha sempre la stessa distanza dal vetro; prima di mettere il vetro mi accorsi che non era perfettamente piano ma bombato. Questa procedura è grezza, sarebbe opportuno avere calibro e spessimetro.Fate lo zero con un foglio di carta, stesso procedimento del video su youtube Powerwasp.Poggiare il vetro sul piano stampa e fissarlo con le mollette. ATTENZIONE: guardare bene sotto se ci sono viti che possono incepparsi con le linguette delle mollette.Lavare con cura e calma il vetro, io lo lavo con acqua tiepida e detersivo dei piatti.Arrivati a casa bisogna avere cura di tenere a bada la smania (entusiasmo smodato) di sapere di dimenticarsi del problema Warp. Non scherzo, la fretta mi ha causato non pochi problemi!Ciao a tutti, popolo di makers.Sono qui a darvi la prima di una serie di "dritte" per stampare in maniera decente con PLA e Powerwasp. Questa procedurina ha avuto ottimi risultati per oggetti di forme differenti: ruote dentate, grandi cerchi, pezzi lunghi e stretti.
Prima di tutto è bene acquistare:
- un vetro della misura di 24 x 35 cm spesso 4 mm (misure del piano stampa della Powerwasp)
- colla Vinavil
- spatola in acciaio armonico (a memoria 0.30 mm di spessore), serve per staccare i vostri modelli dal piano stampa
- 4 mollette di metallo per documenti
Usare la ventola. Sempre.Stampare.
domenica 30 marzo 2014
Because, fuck copyright.
Pezzo di lamiera d'alluminio: trovato in cantina del babbo.
Piegarlo contro lo spigolo del bancone: 5 minuti di lavoro con la mazzetta.
Misurarlo e disegnare il cubo esterno su misura: altri 5 minuti di lavoro con SketchUP
Stamparlo a 150 micron/layer: 8 ore, 240 grammi di PLA: 4 euro.
E sto approfittando anche per collaudare un nuovo piano di stampa: ho trovato del PVC espanso, al Brico di Rabuiese. 4 euro, ritagliato con taglierino, valuterò se staccarlo da sotto il posacenere o ritagliarlo a misura dopo la stampa.
Commento in corso d'opera. Fanculo il PVC. Il vinavil non aderisce abbastanza, warping elevato. Abort.
Stasera ho fatto lo strato di Vinavil sull'acciaio armonico, domani proviamo a metter su.
sabato 22 marzo 2014
Layer sottili
Un'osservazione: sto tentando di stampare un polipetto con layer da 50 micron, e noto un po' di cose. I layer sono quasi invisibili con PLA bianco, e la stampa sta venendo molto bene. Anche i problemi di oozing sono minimi, e non osservo warping.
E' possibile che, con layer così sottili, il raffreddamento sia talmente rapido da evitare tutta una serie di problemi di ritrazione?
This deserves further investigations.
E' possibile che, con layer così sottili, il raffreddamento sia talmente rapido da evitare tutta una serie di problemi di ritrazione?
This deserves further investigations.
For the Emperor!!
Ok, ok, dovevo farlo, prima o poi... XD E' orrenda, ma almeno sto iniziando ad ottimizzare l'uso del supporto e la retrazione! :D
giovedì 20 marzo 2014
Hi-res
Tentativi fruttuosi di aumentare il dettaglio delle stampe, senza commenti che ho sonno, oggi...
0.075 mm layer height.
0.075 mm layer height.
domenica 9 marzo 2014
Back in action!
(Yeah! Tre edizioni!! Mi sono divertito tantissimo!!)
Finiti i corsi riprendo ad ottimizzare la stampante...
Ottimizzati quasi alla perfezione i parametri di stampa, e sistemata definitivamente la ventolina, con dei contatti fast fatti bene (grazie Radio Kalika!) il problema principale al momento è l'adesione. E per l'adesione, sappiamo cosa serve: gli AC/DC.
La Leggenda Locale della stampa 3D, l'amico Ivan Bortolin (http://www.ivanbortolin.it/) già più volte mi ha incensato a dovere la possibilità di usare la vinavil come rivestimento del piano di stampa.
Più per pigrizia che altro non avevo mai provato.
Purtroppo di recente il mio blue tape si dev'essere seccato, fatto sta che ho fallito 4 stampe di fila (peraltro perfette, CHE RABBIA!) per distacco dei pezzi.
Non ho due vinavil per fare la prova con i crismi del caso, per cui sto facendo una prova-culo, usando della vecchia vinavil che avevo in un cassetto da 7 anni, tirata con una spatola in un velo uniforme e asciugata per un'oretta abbondante sotto una forte lampadina.
Ce la faremo a fare sta kettlebell?
Ah, il perchè della kettlebell: ho iniziato a far palestra da Gary Lee Studio, un incrocio tra la tana delle tigri e un resort a Guantanamo Bay.
Update: l'adesione è SPAVENTOSA. Devo trovare un modo per staccare le parti senza spezzarle, ora... proviamo con del lamierino armonico, appena avrò tempo per prenderne.
Finiti i corsi riprendo ad ottimizzare la stampante...
Ottimizzati quasi alla perfezione i parametri di stampa, e sistemata definitivamente la ventolina, con dei contatti fast fatti bene (grazie Radio Kalika!) il problema principale al momento è l'adesione. E per l'adesione, sappiamo cosa serve: gli AC/DC.
La Leggenda Locale della stampa 3D, l'amico Ivan Bortolin (http://www.ivanbortolin.it/) già più volte mi ha incensato a dovere la possibilità di usare la vinavil come rivestimento del piano di stampa.
Più per pigrizia che altro non avevo mai provato.
Purtroppo di recente il mio blue tape si dev'essere seccato, fatto sta che ho fallito 4 stampe di fila (peraltro perfette, CHE RABBIA!) per distacco dei pezzi.
Non ho due vinavil per fare la prova con i crismi del caso, per cui sto facendo una prova-culo, usando della vecchia vinavil che avevo in un cassetto da 7 anni, tirata con una spatola in un velo uniforme e asciugata per un'oretta abbondante sotto una forte lampadina.
Ce la faremo a fare sta kettlebell?
Ah, il perchè della kettlebell: ho iniziato a far palestra da Gary Lee Studio, un incrocio tra la tana delle tigri e un resort a Guantanamo Bay.
Update: l'adesione è SPAVENTOSA. Devo trovare un modo per staccare le parti senza spezzarle, ora... proviamo con del lamierino armonico, appena avrò tempo per prenderne.
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